Risalente all’epoca della Riforma Agraria, fu in origine utilizzato per l’allevamento e la doma dei cavalli maremmani, sotto la sapiente guida di Fernando Forci, uno dei più noti butteri della zona, che qui aveva il suo regno equestre.
Negli ultimi anni, oltre al ripristino delle strutture storiche e la conservazione dei campi adiacenti la proprietà, coltivati con cereali e fieno come nel passato, sono stati creati un giardino e un orto con colture autoctone e ampliati gli antichi filari di olivi, che oggi contano circa 620 alberi.